Il Commissario Penta coinvolge la cittadinanza
nella decisione sul centro commerciale

Il CTCU saluta con favore questa decisione e vede in ciò un ulteriore stimolo alla concorrenza come misura anti-inflazione


Il „tira e molla“ riguardo il centro commerciale che dovrebbe realizzarsi sull'areale della stazione delle autocorriere è arrivato ad un nuovo round. Dal 29 marzo al 4 aprile prossimi, infatti, si terrà sull'argomento un referendum che coinvolgerà la cittadinanza di Bolzano e non solo. Il Direttivo del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) saluta con favore questa decisione del Commissario straordinario, Michele Penta.

Esattamente due anni fa il Direttivo del CTCU aveva già proposto di sottoporre il tanto discusso progetto del centro commerciale ad un referendum cittadino. Purtroppo, allora, nessuno aveva voluto far propria questa proposta. Probabilmente oggi anche la situazione politica a Bolzano sarebbe diversa da quella poi intervenuta, solo se le forze politiche avessero già allora deciso di percorrere questa strada. Ci è voluto dunque un Commissario straordinario per promuovere l'agognato referendum.

I rappresentanti del CTCU avevano constatato, già all'epoca, che un nuovo stimolo alla concorrenza poteva fare solo che bene alla città, considerando anche che il tasso di inflazione che si registra a Bolzano è sempre un po' più elevato che altrove. Un nuovo polo commerciale a Bolzano, grazie anche al probabile afflusso di nuovi clienti e visitatori, potrebbe tradursi in un circolo virtuoso anche per gli altri esercizi commerciali esistenti. La costante diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie potrebbe così essere compensata da comportamenti più selettivi negli acquisti, soprattutto per quel che riguarda i prezzi. Le famiglie della provincia tendono ad effettuare, con sempre maggior frequenza, acquisti di vestiario, scarpe, articoli per bambini, alimentari (bio), mobili ed elettronica nei centri commerciali e negli outlet situati fuori provincia, oppure andando a caccia di extra-sconti sul web. In tal modo, un flusso di denaro non indifferente abbandona il nostro territorio provinciale, mentre innumerevoli posti di lavoro vengono creati o mantenuti altrove. Non ci sembra pertanto cosa così assurda far sì che Bolzano divenga una città con più possibilità ed attrazioni, anche di tipo commerciale. Si ritiene inoltre che anche il "commercio di vicinato" non avrebbe nulla da temere da un'eventuale riconversione dell'areale della stazione delle autocorriere e potrebbe benissimo concentrare la sua peculiare attività sul commercio di prodotti locali e specializzati (sappiamo infatti che l'Alto Adige ne possiede molti).

Il Direttivo del CTCU pertanto ritiene che la decisione su quale sia il progetto giusto per ridare vita al commercio della città spetti ai cittadini tramite un referendum popolare. Saranno infatti loro a dover convivere con i vantaggi e gli svantaggi di un centro commerciale nelle immediate vicinanze del centro urbano, e pertanto devono essere loro a decidere la strada da seguire, una volta ricevute informazioni chiare e trasparenti a riguardo.

In particolare, i vari effetti sulla qualità della vita, sulla concorrenza, su prezzi e qualità nonché la suddivisione dei costi delle varie strutture fra privati e mano pubblica dovrebbero essere posti a base della decisione da adottare. I responsabili dovranno infine garantire che gli obblighi assunti nel corso dell'operazione vengano poi assolutamente rispettati.

Al referendum popolare potranno partecipare sia i cittadini di Bolzano che anche i non residenti, purché posseggano taluni requisiti. Hanno pertanto diritto al voto anche studenti delle scuole superiori bolzanine e quelli della Libera Università, nonché persone che lavorano a Bolzano e che presentino un'apposita domanda presso il Comune entro il prossimo 10 marzo.

Comunicato stampa
Bolzano, 26/02/2016