Garanzia dei prodotti:
in arrivo nuove e migliori regole per chi compra online


La Commissione Europea è intenzionata ad uniformare e migliorare a livello europeo le norme riguardo la garanzia legale. Martedì sono stati presentati i dettagli. Il Centro Tutela Consumatori Utenti saluta con favore le novelle, ma giudica criticamente l'intenzione di stabilire norme di garanzia diverse fra canali d'acquisto online e canali tradizionali.

Ad oggi, in tutta l'UE vige un periodo di garanzia legale di almeno due anni, che prevede la cd. “inversione dell'onere della prova” dopo 6 mesi. Nei primi 6 mesi dall'acquisto di un bene è il venditore a dover dimostrare che la merce non era difettosa già al momento della vendita. La Commissione Europea ha presentato ora una proposta secondo la quale per le vendite a distanza – questo riguarda in particolar modo le vendite online – l'inversione dell'onere della prova intervenga soltanto dopo due anni.

La proposta della Commissione è certo migliorativa per i diritti dei consumatori italiani, ma comporta anche un diverso operare del diritto di garanzia in base al canale di vendita. Se, ad esempio, il cliente acquista un televisore in negozio, in caso di presenza di un difetto di conformità, si vede confrontato con l'inversione dell'onere della prova dopo (soli) 6 mesi. Chi compra lo stesso televisore online, avrebbe invece un'estensione del beneficio fino a 24 mesi. Anche per beni digitali come app, e-book o filmati in streaming sono previste norme apposite. Per loro è in previsione un periodo di garanzia addirittura “senza scadenza” con un periodo di inversione dell'onere della prova sine die.

Purtroppo queste proposte della Commissione, buone nel principio, sembrano mirare ad un diritto di garanzia “a due classi”. Questo crea insicurezza fra i consumatori e comporta nuove sfide per i professionisti del settore. Molto meglio, a parere del CTCU, norme uniformi a livello europeo, valide per ogni canale di vendita.

Comunicato stampa
Bolzano, 10/12/2015