Il CTCU diffida tutte le banche in Alto Adige: rispettare il divieto di anatocismo sui conti correnti e restituire ai correntisti gli interessi anatocistici!


La legge di stabilità per il 2014 aveva provveduto a modificare le norme che regolano l'anatocismo. La nuova norme prevede che “gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale” (Testo Unico Bancario, art. 120, b).

Non pare quindi esservi alcun dubbio che, a far data 1° gennaio 2014, sia fatto divieto a tutte le Banche di applicare interessi su interessi nelle operazioni di conto corrente bancario.

Il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) ha effettuato di recente un'indagine sui fogli informativi dei contratti di conto corrente in essere presso le banche locali ed è risultato che le stesse, nonostante la chiara novella normativa, continuano ad applicare a detti rapporti la capitalizzazione degli interessi passivi (anatocismo).

Il CTCU ha ora intimato, tra le altre cose, alla banche interessate di voler eliminare e/o cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi o comunque ogni applicazione di interessi anatocistici nei contratti di conto corrente in uso presso le stesse, in quanto potrebbe trattarsi di comportamento lesivo degli interessi dei consumatori, di pratica commerciale scorretta, di applicazione di clausola nulla o inefficace.

Il CTCU ha chiesto inoltre alle banche interessate di provvedere immediatamente alla restituzione ai propri correntisti delle somme loro spettanti, in relazione al riconteggio degli interessi passivi dal 1 gennaio 2014 in poi, dandone loro adeguata e chiara comunicazione e fornendo uguale conferma scritta dell'avvenuta restituzione anche alla scrivente Associazione.

Nel caso in cui le banche non aderiscano entro 30 giorni alle richieste della diffida inviata, il CTCU procederà senza indugio all'avvio di ogni più opportuna azione di tutela degli interessi dei correntisti, ad es. attraverso la richiesta di uno o più provvedimenti inibitori davanti agli Organi giudiziari competenti.

A riguardo, si richiamano anche le recentissime ordinanze (vedasi allegato) pronunciate dal Tribunale Ordinario di Milano, nei procedimenti inibitori intentati da un'altra Associazione dei consumatori nei confronti di alcune banche (Ing Bank N.V., Deutsche Bank, Banca Popolare di Milano): il Tribunale ha ordinato, tra le altre cose, alle banche di cessare l'anatocismo.

Allegato: pubblicazione estratto Ordinanze del Tribunale di Milano


Comunicato stampa
Bolzano, 22/05/2015