Il Centro Tutela Consumatori e Utenti promuove azione legale contro la Cassa di Risparmio di Bolzano per il Fondo Dolomit


Numerosi clienti della Cassa di Risparmio di Bolzano, che hanno investito anche rilevanti somme dei propri risparmi nel Fondo immobiliare "Dolomit", si sono rivolti di recente al CTCU. Nel Fondo Dolomit pare abbiamo investito ca. 4.000 risparmiatori, per un controvalore di oltre 104.000.000 euro. Dal 2005, anno del suo avvio, il valore della quota del Fondo è passato dai 1000 euro ai 759,882 euro dell'ultimo rendiconto di gestione al 31.12.2012, con una perdita attuale quindi di oltre il 20% del suo valore iniziale. A quanto risulta, il Fondo non ha distribuito alcun interesse o dividendo.

I consumatori informano che all'epoca in cui il Fondo è stato collocato, cioè nel 2005, la Cassa di Risparmio di Bolzano lo aveva presentato e piazzato come un prodotto finanziario a rischio "medio - basso" e con possibilità di buoni rendimenti. L'assegnazione di tale livello di rischio risulta confermata anche da comunicazioni dell'Istituto, in risposta a richieste di chiarimenti inviate da clienti. Il Fondo era stato pubblicizzato come un investimento "solido", vedi la pietra dolomitica rappresentata sul frontespizio del Prospetto Informativo sulla quale è riportata la dicitura "dolomit". Ad oggi il grado di rischio del prodotto è peggiorato ed è ben diverso da quello comunicato ai clienti in occasione del collocamento e vendita delle quote. Tanto è vero che anche la stessa Cassa, peraltro solo di recente e a distanza di anni, si accorge che il rischio è ora da valutare come "alto" e lo ha classificato come "medio - alto". Il Dolomit dovrebbe giungere a scadenza alla fine di quest'anno (anche se nel Regolamento del fondo è prevista una clausola di allungamento facoltativo della durata, di ulteriori tre anni), ma già al momento attuale regna molta incertezza fra i sottoscrittori, i quali temono di non riuscire a portare a casa a scadenza l'intero capitale investito. Per non parlare dei guadagni sino ad oggi mai realizzati.

Alcuni clienti della Banca hanno quindi deciso di vederci chiaro e vogliono far valutare da un giudice se la collocazione del Fondo sia avvenuta o meno nel dovuto rispetto delle regole di comportamento stabilite a carico degli intermediari dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Consob del 1998. Di qui la richiesta di aiuto e sostegno al CTCU per la proposizione di un'azione legale collettiva. Il CTCU ha preso contatti con l'Avv. Prof. Massimo Cerniglia al fine di predisporre i passi necessari alla tutela dei risparmiatori interessati.


Comunicato stampa
Bz, 04.02.2013