La CONSOB sanziona la Cassa di Risparmio di Bolzano

Accertata la diffusa e sistematica violazione delle regole di condotta poste a tutela dalla clientela

Un vero, nuovo corso è possibile soltanto senza coloro che sono stati ritenuti responsabili delle gravi mancanze

Sanzioni insufficienti!


Il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, da oltre due anni aveva già denunciato pubblicamente le modalità non corrette adottate dalla Cassa nella vendita di prodotti finanziari. Prima la denuncia del CTCU ha coinvolto le quote del Fondo Dolomit, per poi passare alle azioni e alle obbligazioni della Cassa.

Oggi, a distanza di oltre due anni, la CONSOB, a seguito di una puntuale ispezione compiuta nel 2014 e 2015, ha sanzionato ben 21 tra esponenti aziendali e dirigenti della Cassa di Risparmio di Bolzano, nonché la Cassa stessa.

Nel provvedimento Consob del 22 gennaio 2016 le condotte della Cassa vengono qualificate come “illecite e di non lieve gravità”, essendosi sostanziate nella diffusa e sistematica violazione delle regole di condotta poste a tutela della clientela nella profilatura dei titoli di propria emissione.

Tale comportamento illecito della Cassa ha comportato la concentrazione nei portafogli dei clienti in obbligazioni della stessa Cassa in misura pari al 39,4%, a fronte del 4,7% in obbligazioni di terzi, ed in azioni proprie pari al 23,6%, a fronte del 3,3% in azioni di terzi, sacrificando con ciò la diversificazione degli investimenti ed aumentando per i risparmiatori il rischio di concentrazione.

In altre parole, la Cassa ha privilegiato l’interesse alla vendita dei propri prodotti finanziari, prescindendo dall’interesse dei clienti ad acquisire prodotti finanziari adeguati al proprio profilo di rischio effettivo ed ai propri obiettivi economici.

Walther Andreaus: “Il CTCU controllerà attentamente se verso i dirigenti e membri degli organi societari di allora verrà avviata un'azione di responsabilità. Nel caso in cui le sanzioni venissero confermate, e i responsabili delle gravi mancanze non vengano rimossi dai loro incarico, in paventato “nuovo corso” sarà carta straccia. Le sanzioni comminate sono inadeguate vista anche la gravità delle violazioni contestate.”

Come noto, tale situazione è stata denunciata dal CTCU anche per il passato meno recente, e cioè per il periodo di massiccio collocamento delle azioni presso i risparmiatori, avvenuto in occasione degli aumenti di capitale del 2008 e del 2012.

In occasione di tali collocamenti si è denunciata una procedura irregolare e fortemente violatrice della normativa di riferimento per i prodotti finanziari.

Il CTCU ha inviato reclami, assieme a centinaia di risparmiatori, con la richiesta anche della documentazione bancaria, al fine di portare in giudizio la Cassa per i gravi danni causati agli azionisti che si sono visti deprezzare il valore delle azioni sino al 65%.

Il CTCU, pertanto, conferma che una volta al mese il Prof. Massimo Cerniglia sarà presso gli uffici di Bolzano per valutare la documentazione dei risparmiatori e per verificare se vi siano le condizioni per ricorrere giudizialmente.

Il CTCU invita tutti i risparmiatori a rivolgersi ai propri uffici per fissare un appuntamento.


Comunicato stampa
Bolzano, 02/02/2016