Il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano intende promuovere una battaglia per i mutui concessi dalle Banche ai cittadini dell'Alto Adige


Da una indagine effettuata dal CTCU è emerso che una rilevante quantità di mutui a tasso variabile, se non la maggioranza, concessi dalle Banche ai cittadini dell'Alto Adige prevedono la fissazione di un tasso c.d. "floor", nel senso che, se i tassi variabili nel tempo diminuiscono, non possono comunque scendere al di sotto di un tasso imposto dalla Banca (il tasso "floor" appunto).
Tale questione è stata già oggetto di un esposto del CTCU all'Autorità Antitrust per la ipotesi di un cartello di banche dell'Alto Adige e per la vessatorietà di tale clausola. L'Antitrust in merito a tale questione ha aperto un'istruttoria.

Ma la questione di illegittimità promossa dal CTCU coinvolge un altro aspetto, forse ancora più rilevante. Con l'assegnazione del tasso "floor" i mutuatari sono fortemente penalizzati in quanto, pur essendo notevolmente diminuiti i tassi in questi ultimi anni, si trovano a dover pagare il mutuo al tasso del 3% a fronte di un tasso reale del 2,20-2,40%.

Come si diceva, ciò è dovuto al fatto che nei contratti è previsto un "floor" del 3%, che, come ha ritenuto la società di consulenza finanziaria Consultique, costituisce un'opzione. Tale opzione, come ritenuto da Consultique (società di consulenza indipendente) e dall'Avv. Massimo Cerniglia, consulente legale del CTCU, è ritenuta nulla in quanto è stato venduto un derivato, senza però includere nel contratto le informazioni previste per legge sulla vendita degli strumenti finanziari e, quindi, con violazione dell'articolo 21 del TUF (dovere di comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza e nell'interesse del cliente) e degli articoli dal 21 al 32 del Regolamento Consob n. 11522/98.

Si tratta di norme imperative di legge secondo l'Avv. Cerniglia, la cui violazione comporta la nullità della clausola stessa. Ciò vuol dire che i mutuatari potrebbero pretendere di pagare le rate dei mutui ad un tasso evidentemente più basso del tasso "floor" per il futuro e richiedere la restituzione delle somme in più pagate nell'ambito del periodo prescrizionale.

Il CTCU, pertanto, invita le Banche che hanno utilizzato il tasso floor a voler aprire con l'Associazione un confronto al fine di risolvere conciliativamente la questione nell'ambito di una commissione paritetica.

Tale invito ha validità di 15 giorni ed, in difetto, il CTCU inviterà i mutuatari a rivolgersi alla propria sede al fine di inviare alle Banche un reclamo e, in caso di mancata adesione, di verificare la possibilità di azioni giudiziarie.


Comunicato stampa
Bolzano, 03/11/2014