Lettera aperta

Governatore della Banca d'Italia
Ignazio Visco

Ministro dell'Economia e delle Finanze
Pier Paolo Padoan


Conversione lire-euro: continua la vessazione verso i cittadini



Oltre al danno, la beffa: non ci sono altre parole per tirare le somme di questa vicenda. Con un comunicato del 21 gennaio 2016 la Banca d'Italia fa sapere che a partire da oggi sarà possibile convertire le lire, a patto che i cittadini siano in grado di dimostrare che tale richiesta fosse già stata presentata nel periodo dal 6 dicembre 2011 al 28 febbraio 2012, con idonea documentazione di mancato cambio sottoscritta dal personale della stessa Banca d'Italia.

Dal versante di chi veglia sulla tutela dei diritti dei cittadini si resta increduli davanti al comunicato: è verosimilmente impossibile provare il proprio tentativo di cambiare le lire all'epoca con idonea documentazione. Per gli altri casi, fa sapere la Banca d'Italia, gli approfondimenti 'giuridici e finanziari' sono in corso.

Questo significa che la maggior parte di coloro che già nel 2011/2012 erano rimasti a mani vuote rischiano nuovamente di vedersi beffati da chi si arroga il diritto di piegare una decisione della Corte Costituzionale alla proprie esigenze.

Con la presente siamo pertanto a richiedere alle Istituzioni indirizzate di rivedere la propria posizione in merito, e di consentire, conformemente a quanto disposto dalla Corte Costituzionale, a tutti i cittadini di convertire le lire ancora rimaste in circolo.

I consumatori faranno comunque bene a prenotare in modo documentabile il cambio delle lire loro rimasti (modulo lettera).

Comunicato stampa
25/01/2016