Mutui casa: euribor e libor in continuo calo
CTCU: i consumatori ne beneficiano in misura adeguata?
Per le nuove stipule controllate bene la clausola dell'interesse


Da qualche tempo a questa parte le banche devono, di fatto, pagare per prestare denaro ad altre banche. I saggi d'interesse del prestito interbancario costituiscono la cd. “base” o il “parametro di riferimento” anche per i finanziamenti a tasso variabile concessi a privati e imprese. Il tasso variabile in un prestito è quindi formato da un parametro di base (ad es. euribor ad uno oppure tre oppure sei mesi oppure il libor), cui la banca aggiunge uno o più punti percentuali, il cd. spread o maggiorazione. Fino a poco tempo fa si trattava di una semplice addizione, ad es. “valore dell'euribor a 3M più lo spread = tasso d'interesse applicato nel periodo”.

Le condizioni contrattuali che regolano il tasso d'interesse di solito sono formulate in modo chiaro, e permetterebbero senz'altro anche l'applicazione di valori di euribor o libor negativi. Per “proteggersi” da valori negativi di questi parametri, nei contratti di nuova stipula, le banche stanno inserendo tuttavia una clausola che ne impedisce la loro applicazione. Pertanto nel confronto delle varie offerte di mutuo i consumatori faranno bene a considerare anche se un eventuale parametro di base negativo verrà detratto o meno dallo spread.

Le banche stanno cercando di modificare i contratti in essere tramite variazioni unilaterali di contratto, al fine di non dover applicare i parametri base negativi. Queste variazioni unilaterali riguardanti la misura del tasso applicato risultano tuttavia in contrasto con quanto disposto dall'art. 118 del Testo Unico Bancario, e pertanto non legittime. Così, in un caso sottoposto di recente ai consulenti del CTCU, una banca ha tacitamente modificato la clausola del tasso d'interesse, per evitare l'applicazione dell'euribor negativo. Grazie all'intervento del CTCU il valore negativo dell'euribor viene ora giustamente detratto dallo spread.

I tassi euribor sono determinati in riferimento al tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale europea. Questo tasso, il 3 dicembre 2015, è stato abbassato dalla BCE di ulteriori 10 punti base ed ammonta così attualmente a -0,30%. A quanto è dato sapere, questa politica monetaria sarà mantenuta nel medio-lungo periodo. La compensazione (algebrica) dello spread applicato al proprio prestito o mutuo con il valore negativo dell' euribor significa che le rate da pagare saranno più basse.

Ad esempio: per un mutuo di 200.000 con uno spread dell'1,5% la somma algebrica di questa percentuale con un valore dello -0,23% quale euribor ad un mese significa un risparmio su base annua di ca. 240 euro.

Si ricorda che presso il CTCU è attivo un servizio di consulenza dedicato al settore “mutui e finanziamenti” (previa prenotazione, telefonando allo 0471-975597).

Comunicato stampa
Bolzano, 04/02/2016