Offerta pubblica di scambio su Fondo Dolomit

Scheda di adesione difforme da quella autorizzata dalla CONSOB
Il CTCU presenta esposto alla CONSOB contro la Cassa di Risparmio



Nei giorni scorsi (vedi il CS del 17/09/2013) il Centro Tutela Consumatori Utenti aveva preso posizione in merito all’offerta pubblica di scambio del Fondo Dolomit. In cambio delle quote del fondo, che ad oggi registrano una forte perdita (il valore è di € 638,36), la Cassa di Risparmio offre delle obbligazioni “zero coupon”, che alla loro scadenza nel 2022 dovrebbero garantire ai risparmiatori all'incirca il 100% del capitale investito al suo tempo, al lordo delle tasse.

Il CTCU aveva consigliato ai risparmiatori di aderire all’offerta, a condizione di poter apporre nella cd. “Scheda di adesione” una clausola di salvaguardia che consentisse agli stessi di aver salvo “ogni diritto, interesse, azione e risarcimento danni nei confronti di qualsiasi soggetto coinvolto nell'operazione Fondo Dolomit”. Il suggerimento era quello di inserire tale clausola a mano nello spazio indicato con “Altro” nella scheda di adesione. Questo spazio è chiaramente presente e leggibile nel fac simile della Scheda di adesione, contenuto nel Documento di offerta dell’OPS, “autorizzato dalla CONSOB”, ma non risultava stranamente presente sulla scheda di adesione che veniva fatta firmare ai clienti per aderire all’OPS. Con un succinto comunicato stampa di ieri la Cassa comunica che “a causa di un errore di stampa (sic! NdA) le schede di adesione all'offerta stessa utilizzate tra il 12 ed il 20 settembre u.s. sono risultate prive del campo “Altro”. Detto errore è stato prontamente corretto dalla Cassa...”. Strano perché al CTCU la Cassa aveva comunicato che "la correzione era stata fatta di proposito e con loro ragione".

Il CTCU, nonostante il cambio di rotta repentino della Cassa, vuole vederci chiaro e ha presentato oggi un esposto alla CONSOB in cui chiede, tra le altre cose, alla stessa Autorità di esercitare con la massima urgenza ogni potere di vigilanza fino al termine del periodo dell'OPS (prossimo 6 novembre 2013), al fine di accertare e punire tutti i comportamenti illeciti che dovessero essere stati o venir posti in essere dalla Cassa di Risparmio, in relazione all'operazione di scambio. Il CTCU chiede inoltre che ai clienti della Cassa che hanno aderito o devono ancora aderire all'OPS venga effettivamente sottoposto per la firma una scheda di adesione conforme a quella autorizzata dalla CONSOB, al fine di poter apporre la clausola di salvaguardia di cui detto sopra. Infine il CTCU chiede alla CONSOB di accertare e sanzionare la diffusione presso i potenziali aderenti all'OPS di un documento denominato “Scheda titolo relativa a: Offerta Pubblica di Scambio Volontaria Totalitaria di n.92.446 quote del Fondo Dolomit con 1 obbligazione Zero Coupon”, nella quale all'obbligazione offerta in cambio delle quote del Fondo Dolomit, viene attribuita una classe di rischio “media”. Il CTCU ritenendo che tale valutazione non corrisponda al livello di rischio implicito del prodotto offerto - si tratta infatti di un'obbligazione della durata di ben 9 anni, non quotata e illiquida – ritiene che l'attribuzione della classe di rischio “media” effettuata dalla Cassa sia scorretta e preordinata a fuorviare la consapevolezza della (delicata) scelta di investimento che i risparmiatori sono chiamati a fare nel caso in questione.

Commenta Walther Andreaus, direttore del CTCU: “Reputiamo molto grave il fatto che la banca si sia permessa di variare un documento che era stato autorizzato dalla CONSOB. Abbiamo presentato un esposto alla CONSOB, alla quale abbiamo chiesto di intervenire urgentemente in merito alla delicata questione. Impedire ai propri clienti di inserire una simile clausola di salvaguardia in merito ad una scelta di investimento così importante significa impedire l'esercizio di un fondamentale diritto di tutela e difesa dei clienti. Consigliamo ai risparmiatori di attendere nuove istruzioni prima di firmare lo scambio".


Comunicato stampa
Bolzano, 24/09/2013