Il Centro Tutela Consumatori Utenti diffida la Cassa di Risparmio di Bolzano in merito alla questione del Fondo Immobiliare Dolomit

Il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) ha notificato in data odierna alla Cassa di Risparmio di Bolzano SpA una diffida stragiudiziale in merito alla questione del Fondo Immobiliare Dolomit.

ATTI DI DIFFIDA STRAGIUDIZIALE
PER

il CENTRO TUTELA CONSUMATORI UTENTI - VERBRAUCHERZENTRALE SÜDTIROL, in persona del suo direttore, Walther Andreaus, con sede in Bolzano, alla Via Dodiciville, n. 2, C.F. 94047520211, il quale

ESPONE

quanto segue.
Nel 2005 la Cassa di Risparmio di Bolzano ha inviato ai propri clienti migliaia di lettere, reclamizzando il Fondo Immobiliare Dolomit, collocato in via esclusiva dalla Banca.
A seguito di tale pressante campagna pubblicitaria oltre 4.000 clienti sono stati indotti ad acquistare quote per importi modesti, medi e rilevanti del predetto Fondo per oltre 100.000.000 di Euro.
All'atto del collocamento del suddetto Fondo il personale della Banca non ha avvertito che lo stesso poteva essere prorogato a discrezione dell'emittente per ulteriori tre anni rispetto agli otto di durata prevista.
Sempre il personale della Banca non ha fatto presente ai clienti che le quote del Fondo erano illiquide sino alla scadenza, riferendo anzi che la dismissione delle quote sarebbe potuta avvenire in qualsiasi tempo, senza che ciò potesse comportare alcuna perdita per il capitale investito.
Infine il personale della Banca non solo ha omesso di avvertire i clienti che l'investimento nel Fondo Dolomit era ad alto rischio, ma anzi ha rilasciato un documento con il quale l'investitore "prendeva atto" di essere stato informato dalla Banca che l'investimento era stato effettuato in un prodotto caratterizzato da un rischio medio-basso.
Negli otto anni che vanno dal 2005 ad oggi il Fondo non ha fruttato agli investitori alcun rendimento, anche se il personale della Banca garantiva interessi annuali.
A distanza di 8 anni dal collocamento i 4.000 investitori, dagli stessi dati ufficiali della Banca, hanno perso quasi il 40% del capitale investito.
In questi giorni si è avuto notizia, anche tramite i giornali, che la Cassa di Risparmio di Bolzano "per venire benevolmente incontro ai risparmiatori" intenderebbe, una volta ottenute le dovute autorizzazioni, offrire agli investitori stessi due soluzioni per risolvere il gravissimo problema del Fondo e cioè o acquisire le quote dai risparmiatori al valore attuale, o convertire le quote in obbligazioni della stessa Banca con scadenza al 2022, che garantirebbero solamente il 98% dell'iniziale capitale investito ben 17 anni prima.
Il Centro Tutela Consumatori Utenti ritiene la suddetta proposta gravemente penalizzante per i risparmiatori in ragione di un'evidente responsabilità della Cassa di Risparmio di Bolzano nel collocamento dei titoli con violazione delle regole di comportamento imposte agli intermediari finanziari e, quindi,

DIFFIDA

La Cassa di Risparmio di Bolzano, in persona del suo legale rappresentante pro tempore:
A) a liquidare per intero ai risparmiatori il capitale investito, attribuendo loro gli interessi legali dall'investimento;
B) comunque a non sottoporre agli investitori, che intendessero aderire alle proposte della Cassa di Risparmio di Bolzano, atti di rinuncia o transazione in merito all'eventuale proposizione di azioni risarcitorie individuali o collettive, in quanto tali atti sarebbero illegittimi e dovrebbero essere considerati come pratiche commerciali scorrette.
In difetto si agirà in tutte le opportune sedi.

Comunicato stampa
Bolzano, 04/09/2013