Internet veloce: in Alto Adige è un miraggio

Il CTCU confronta velocità e tariffe dell'ADSL
I 30 Mb/s per lo più non raggiunti – differenze di prezzo fino a 30 €/mese


Il CTCU ha svolto una ricerca a livello provinciale per capire a quanto corrisponde la reale velocità di navigazione nella nostra regione da postazione fissa. I dati emersi non sono proprio incoraggianti: se a Milano e Bologna la connessione ad internet può raggiungere i 300 Mb/s in download, in Alto Adige, se va benissimo, si arriva a 30 Mb/s in download … mentre in molte zone (soprattutto lontane dai centri maggiori) anche i 7 Mb/s in download, restano un miraggio!

Questo perché in gran parte della provincia, le linee dati viaggiano ancora sulla rete in rame. Nello specifico il rame perde molta velocità nella distanza, ovvero più l'utente finale è distante dalla centrale e più la velocità di trasferimento dati ne risente.
Nell' ambito delle telecomunicazioni si parla spesso del cosiddetto “ultimo miglio”, ovvero la parte che collega la centrale all'abitazione. E il punto è questo: in l'Alto Adige sono state, stanno e saranno installate nuove centrali telefoniche e una nuova rete in fibra ottica ma la nuova rete in fibra ottica, per la quale la Provincia Autonoma di Bolzano ha firmato un contratto con Telecom Italia nel 2012 per l'installazione, non prevede l'ultimo miglio. Dalla centrale all'utente finale dunque il cavo resta in rame e ciò significa che al momento in Alto Adige l'alta velocità di trasmissione dei dati, ovvero la fibra ottica pura, resta quasi un miraggio, a parte alcune eccezioni.

In rete, invece, le offerte adsl degli operatori hanno respiro nazionale: sui siti delle maggiori società di telefonia, spopolano banner che promettono “adsl fino a 20 Mega, tutto compreso” ma bisogna tener conto che, nella nostra provincia, queste velocità possono essere ottenute in pochi luoghi circoscritti.
Gli operatori avrebbero l'obbligo periodico di specificare la velocità minima garantita delle linee adsl (senza utilizzo contemporaneo di servizi voce e/o Tv) adeguandosi alle direttive AGCOM. L'obbligo di indicare e rispettare la banda minima della connessione si riferisce ad un utilizzo esclusivo dell'ADSL, ma trovare questa informazione sul sito della compagnia non è sempre facile e non è stato facile neppure per noi avere risposte chiare ed efficaci dalle compagnie che abbiamo contattato.

Che fare una volta individuata la tariffa internet da postazione fissa che fa per noi?

Sul sito della compagnia:
  • Armarsi di pazienza e di computer e verificare nello spazio apposito, inserendo il nostro numero di telefono o indirizzo (con il civico), se c'è copertura, di che tipo e qual'è la velocità possibile;
  • cercare la carta dei servizi della compagnia telefonica e verificare qual'è la banda minima garantita;

E se una volta sottoscritto il contratto ci accorgessimo che le promesse sulla velocità non sono mantenute?

l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato il progetto di monitoraggio della qualità degli accessi ad internet da postazione fissa per mettere in condizione l’utente/consumatore attraverso specifici software gratuiti, di valutare autonomamente la qualità del proprio accesso ad Internet dalla propria postazione fissa. I risultati delle misure effettuate (e certificate) possono essere confrontati con i valori indicati dal proprio operatore nella documentazione allegata all'offerta sottoscritta.
Se i risultati ottenuti risultano peggiori rispetto a quelli indicati dall'operatore, si presenta un reclamo alla compagnia, entro 30 giorni a partire dalla data di emissione del certificato con i risultati delle misure, chiedendo il ripristino degli standard di qualità contrattuali. E se entro 30 giorni dalla ricezione del reclamo l'operatore non ripristina i livelli di qualità del servizio garantiti, l'utente ha il diritto di recedere senza penali dal contratto sottoscritto per la sola parte relativa al servizio di accesso ad Internet (maggiori informazioni www.misurainternet.it).

Il confronto delle tariffe

Quasi tutti i contratti presi in considerazione hanno una durata minima di 24 mesi, recedere prima significa aggiungere i costi per il recesso anticipato che variano da operatore a operatore. E, di questo abbiamo dovuto tener conto per fare un confronto omogeneo tra le tariffe: il costo mensile inserito in tabella infatti si riferisce al costo complessivo (compreso di tutte le voci) di due anni diviso, appunto per 24 mesi.
E' bene ricordare che, prima di stipulare un contratto, oltre al costo mensile per navigare, bisogna considerare le altre voci: costi di attivazione e disattivazione, e ogni altro costo previsto durante il corso contrattuale. Abbiamo tenuto conto anche dei costi previsti in caso di passaggio ad altro operatore, se si è un nuovo cliente oppure se si passa ad un'altra tariffa dello stesso operatore.

Come si nota dalle tabelle, il costo complessivo mensile per un'offerta che prevede la navigazione a 30 Mb/s può variare anche di 30 Euro mensili. Ma attenzione: come già accennato nella premessa, in Alto Adige la media reale della velocità di navigazione è 7 Mb/s anche con gli operatori che promettono velocità maggiori (a parte, appunto alcune eccezioni).

Attenzione

Non stipulare contratti telefonici! Recatevi presso un rivenditore (facendovi rilasciare il contratto prima di sottoscriverlo per verificare tutti i costi) oppure sottoscrivetelo attraverso i siti degli operatori (dove potete verificare ogni singolo importo).


Comunicato stampa
Bolzano, 17/04/2015