Il canone RAI quest'anno si paga soltanto a luglio tramite la bolletta elettrica

CTCU: urge numero verde bilingue per informare i cittadini!


Ogni giorno molti consumatori si rivolgono agli sportelli del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) per avere dei chiarimenti riguardo al canone RAI.

Innanzitutto è da sottolineare che quest'anno il canone, a differenza degli anni passati, non andrà pagato entro fine gennaio, ma verrà incassato tramite la bolletta elettrica a partire dal prossimo luglio. Il canone è stato inoltre ridotto da 113,50 a 100 euro.

Purtroppo l'informazione istituzionale messa a disposizione degli utenti è insufficiente. Mentre negli anni scorsi, a gennaio, le reti RAI portavano avanti una campagna informativa per il pagamento del canone, le nuove modalità di pagamento non vengono comunicate in egual modo. Attraverso il numero telefonico a pagamento “Risponderai” - 199123000 - si possono richiedere informazioni, e tramite il sito www.contattalarai.rai.it è possibile prenotare on line un appuntamento telefonico per essere ricontattati e chiedere assistenza per la risoluzione di problematiche inerenti il canone tv. Le informazioni si trovano anche sul sito www.abbonamenti.rai.it. Anche in questo caso, però, non sono disponibili in lingua tedesca.

I cittadini sembrano essere spettatori di seconda classe, poiché per gli abbonamenti speciali per le imprese le infomazioni sono rese disponibili in ben cinque lingue.

Walther Andreaus, Direttore del Centro Tutela Consumatori Utenti: “Non è ammissibile che si debba pagare per delle informazioni necessarie per assolvere al pagamento del canone. La Rai e l'Agenzia per le Entrate dovrebbero mettere urgentemente a disposizione del pubblico un numero verde, disponibile ovviamente anche in lingua tedesca, per rispondere alle numerose domande che stanno sorgendo. Quale Associazione di consumatori sarà nostra cura ed impegno cercare un coinvolgimento nell'elaborazione dei nuovi moduli che si rendono necessari“.

Va evidenziato anche che attualmente è prematuro opporsi all'addebito del canone in bolletta, ad esempio, perché non si possiedono le relative apparecchiature. Questa “opposizione”, infatti, andrà fatta al momento opportuno e secondo le modalità previste per legge; al momento si è ancora in attesa che vengano predisposti i relativi strumenti. Una raccomandata “informale” con la quale si comunica al proprio venditore di energia che non si posseggono apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive non avrà pertanto alcun effetto.


Comunicato stampa
Bolzano, 14/01/2016