Antitrust: 205.000 Euro di sanzione a GE.RI, Gestione RISCHI Srl società di recupero crediti


Centinaia di contestazioni pervenute in questi anni, hanno spinto il CTCU a segnalare a fine dell'anno scorso all'Antitrust, la GERI, Gestione Rischi S.r.l. per solleciti di pagamento effettuati dalla Società con modalità scorrette ed aggressive. "Nello specifico" - secondo i consulenti CTCU - "la GERI, su incarico di diverse società, soprattutto di telefonia, avrebbe sollecitato, con lettere, mail, telefonate, sms, o invitando a chiamare un numero a sovrapprezzo, il pagamento di crediti già contestati o solamente presunti, spesso infondati o addirittura prescritti anche minacciando, in caso di mancato pagamento, di azioni legali o visite sul posto di lavoro dei malcapitati".

Un comportamento scorretto e aggressivo, punito dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato con una sanzione di 205.000 Euro.

In particolare la prassi è risultata essere contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, inducendoli e condizionandoli ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbero preso, sulla base di una erronea rappresentazione degli effetti derivanti da tali solleciti di pagamento.

In particolare i profili di ingannevolezza riguardano le prospettate verifiche amministrative e l'inizio di azioni legali mentre quelli di aggressività riguardano l'indebito condizionamento subito dal consumatore che, a fronte della modesta entità delle somme richieste, è stato indotto a pagare per evitare di ricevere nuove comunicazioni o sopportare i costi di un giudizio.

Inoltre, sempre secondo l'Autorità deve considerarsi ingannevole ed aggressiva la circostanza per cui il consumatore doveva rivolgersi ad un numero telefonico a pagamento anche per ricevere semplici informazioni sul sollecito ricevuto e che lo stesso abbia dovuto sopportare il costo della chiamata anche nell'ipotesi in cui non sia stato debitore di alcuna somma.

"Siamo soddisfatti del provvedimento" continuano i consulenti CTCU "ma ricordiamo ai consumatori che nel campo delle telecomunicazioni nessuno può minacciare di adire le vie legali per un mancato pagamento, se contestato, finché non viene esperito un tentativo di conciliazione presso il Comitato delle Comunicazioni della propria provincia oppure presso uno dei tanti Organi di conciliazione paritetica presenti presso la nostra Associazione. E' una procedura semplice, veloce e soprattutto completamente gratuita".


Comunicato stampa
Bolzano, 08/08/2014