Il TAR del Lazio conferma:
la Commissione Odontoiatri altoatesina ha limitato la concorrenza

I prezzi delle prestazioni odontoiatriche possono essere pubblicati dal CTCU


A metà febbraio il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Bolzano, confermando la decisione assunta dall'Antitrust nel 2009 in merito alla pubblicazione dei prezzi delle prestazioni odontoiatriche da parte del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU).

La storia inizia ancora nel lontano 2005. Il CTCU aveva richiesto a diversi dentisti della nostra zona i prezzi di ca. 20 prestazioni standard. L'iniziativa aveva suscitato un immediato intervento da parte dall'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Bolzano, il quale, con una missiva, sconsigliava agli Odontoiatri di comunicare i prezzi al CTCU, in quanto le norme allora vigenti non permettevano ai dentisti di farsi pubblicità.

Nel 2006 l'Antitrust aveva comunicato all'Ordine che le norme erano variate, e che il divieto di pubblicità non era più in vigore. L'Ordine aveva risposto all'Antitrust, ma non aveva informato i suoi iscritti in merito all'intervenuta variazione della normativa.

Nel 2007, dopo l'entrata in vigore del pacchetto liberalizzazioni del decreto Bersani, che aveva abolito le tariffe minime per le libere professioni, il CTCU aveva nuovamente contattato gli Odontoiatri di Bolzano, chiedendo loro di comunicare alla stessa Associazione le tariffe applicate. Alcuni professionisti avevano provveduto a comunicare al CTCU i prezzi applicati. Tali tariffe erano state poi pubblicate dal CTCU sul proprio sito internet. Ne era seguita un'ulteriore missiva da parte dell'Ordine bolzanino, che prospettava conseguenze gravi nel caso in cui i medici non avessero provveduto a far rimuovere immediatamente i loro prezzi dal sito del CTCU.

A questo punto il CTCU aveva deciso di inviare una segnalazione per intesa restrittiva della concorrenza all'Antitrust. Nel 2009 l' AGCM aveva pronunciato la sua decisione: il comportamento dell'Ordine era stato ritenuto lesivo della concorrenza. L'Antitrust aveva anche irrogato una sanzione all'Ordine e aveva diffidato lo stesso dal "porre in essere in futuro intese analoghe". L'Ordine aveva deciso di presentare ricorso al TAR del Lazio avverso il provvedimento dell' AGCM.

A ben dieci anni dal nostro primo tentativo di rendere più trasparente questo mercato, è stata emessa da poco la sentenza del TAR. Il TAR del Lazio ha confermato la decisione dell'Antitrust e ha rigettato il ricorso dell'Ordine dei medici. Nella sentenza viene sottolineato, che anche un ordine professionale è soggetto alle norme sulla concorrenza, e che pure gli accordi che mirino a condizionare la libera determinazione individuale del prezzo alterano la concorrenza. Il Tribunale ha anche constatato che nonostante la particolarità delle professioni mediche, questo fatto non giustifichi la particolare riluttanza dell'Ordine ad aprirsi a semplici modelli di trasparenza.

"Resta da sperare" riassume il Direttore del CTCU, Walther Andreaus "che questa sentenza consenta finalmente una maggiore trasparenza dei costi delle prestazioni odontoiatriche in Alto Adige. I costi per le cure dentistiche sono e restano una degli ambiti che mettono più a dura prova i bilanci delle famiglie. Non è accettabile che i pazienti debbano fare i conti con le lacune del Servizio sanitario pubblico da un lato, e con i prezzi di un mercato cristallizzato dall'altro. Gli Odontoiatri coinvolti e i pazienti altoatesini meriterebbero almeno delle scuse. Il CTCU invita quindi nuovamente i dentisti a comunicare allo stesso i prezzi delle loro prestazioni, affinché queste possano essere pubblicate sul sito del Centro. Forse, in questo modo, potranno essere evitati o almeno ridotti anche i viaggi per cure dentistiche all'est(ero)."


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Comunicato stampa
Bolzano, 13/03/2015