Frutta e verdura: spesa sempre cara ed ancora pesanti le differenze di prezzo tra i diversi punti vendita del comune capoluogo.In vantaggio i discounts per il rapporto costo/categoria dei prodotti: migliore la qualità ma nettamente distanziati per convenienza, via Rovigo e piazza Erbe.Nei giorni dal 17 al 21 maggio 2010 il Centro Tutela Consumatori Utenti ha condotto un’indagine comparativa sui costi al dettaglio di frutta e verdura nei punti vendita di Bolzano che ha riguardato i prezzi di supermercati, discounts e i mercati rionali di via Rovigo e piazza Erbe. La verifica è stata condotta rilevando i costi di 22 prodotti dell’ortofrutta (11 tipi di verdure e 6 tipi di frutta) presso un totale di 15 punti vendita ed effettuando la media tra tutti i prodotti dello stesso tipo (ad esempio: mele golden, offerte in più calibri e pesature) venduti nel singolo punto vendita. Alle medie ottenute dai prezzi rilevati sono state affiancate le medie desunte dal listino prezzi del mercato generale all’ingrosso di Verona: per volume di affari, il maggiore del Veneto. Di seguito i risultati dell’indagine.Nella città di Bolzano primo in classifica tra i punti vendita più cari è di nuovo il mercato rionale di via Rovigo, con il mercato di piazza Erbe secondo di poco. Le differenze di prezzo rispetto all’offerta più conveniente raggiungono il 100% e in alcuni casi arrivano a superare il 200%. Da una media di 0,99 euro per il cappuccio in vendita nei discounts ad una media di 2,35 euro sulle bancarelle di via Rovigo, si passa ad una media di 0,84 euro per la lattuga (insalata) gentile da discount contro una media di 3,10 euro sulle bancarelle predette. Appena più contenute le variazioni per la frutta. Da una media di 1,22 euro per i kiwi dei discount, alla media di 3,08 euro per gli stessi prodotti venduti nel mercato di via Rovigo. Nel complesso, lo stesso assortimento di verdure pagato 20,52 euro al discount, in via Rovigo si porta a casa per 33,23 euro (in piazza Erbe, 31,53 euro) mentre 13,61 euro di frutta del discount aumentano fino a 22,58 euro scegliendo la bancarella di via Rovigo (piazza Erbe, 20,29 euro). Per quanto concerne la cosiddetta filiera, ovvero l’aumento dei costi costituito dai passaggi intermedi tra produttore, i risultati dei rilevamenti del mercato generale di Verona confermano nuovamente quanto già evidenziato nelle verifiche già effettuate dal CTCU nel 2008 e 2009: prendendo ad esempio l’assortimento di verdura dell’esempio precedente che il consumatore paga 33,23 euro alle bancarelle di via Rovigo, al mercato generale veronese (aperto al dettaglio per i consumatori dalle 9 alle 11, dal lunedì al venerdì) lo porta a casa per circa 11,05 euro. Vale a dire, praticamente ad un terzo! Per effettuare acquisti con un occhio al risparmio, un confronto approfondito sui prezzi è essenziale. Ciò che si deve evitare, invece, è ridurre il consumo di frutta e verdura per sopperire al caro prezzi. Un’assunzione regolare di questi prodotti (5 volte al giorno) è garanzia di una sana e corretta alimentazione. In particolare vanno privilegiati prodotti locali stagionali, che non dovrebbero mai mancare da un piano dei pasti equilibrato e flessibile. “Scegliere prodotti di stagione coltivati regionalmente, porta vantaggi all’ambiente, alla salute ed anche al palato. - così il direttore del CTCU, Walther Andreaus - Oltre ad essere più freschi ed avere quindi un sapore più autentico, i prodotti locali solitamente contengono meno residui di fitofarmaci rispetto ai prodotti importati. Allo stesso tempo, una minore percorrenza per il trasporto degli stessi fa risparmiare energia ed emissioni di CO2, con evidenti vantaggi anche per il clima. L’ideale è fare la spesa in negozi dove sia certa e verificabile la provenienza di frutta e verdura: fondamentale, in questo senso, la funzione dei cartellini di prodotto. Confronto prezzi frutta e verdura: la tabella (in formato PDF). Comunicato stampa Bz, 07.06.2010 |
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