Richieste del CTCU alla Giunta provinciale in merito all‘aumento dei prezzi – promemoria per l‘incontro del 31 ott. 2002 con il pres. Durnwalder


Numerosi esempi indicano che negozianti e gestori di servizi pubblici e privati hanno utilizzato il passaggio all‘euro per aumentare drasticamente i prezzi di molti beni e servizi.

I consumatori – secondo il punto di vista del CTCU – possono fronteggiare questa ondata di aumenti generalizzata, solo attraverso un‘oculata gestione del proprio bilancio familiare, orientando i propri acquisti verso quei prodotti a piú buon mercato e tralasciando ovviamente quelli più cari. Per questo è necessario un maggior sforzo per ampliare l‘informazione per consumatori e consumatrici, che dovrà essere sostenuto dalla mano pubblica e portato avanti dalle organizzazioni di difesa dei consumatori. Tuttavia la possibilità di scelta fra prodotti e servizi meno e più costosi non è sempre concessa al consumatore.

I consumatori si attendono misure efficaci dalla politica. Soli in questo modo potrà venir ristabilita la fiducia dei consumatori. Dovesse invece malauguratamente proseguire l‘inerzia dei soggetti competenti, è chiaro che il drastico calo di fiducia avrà negative ripercussioni sia sull‘economia locale, sia sul gettito fiscale; questo anche in relazione al crescente fenomeno del „turismo degli acquisti“ al di fuori della provincia.

In relazione a ciò il CTCU formula alla Giunta Provinciale le seguenti richieste:

- Piú concorrenza: la riforma del commercio e gli altri strumenti di regolazione del mercato devono porre maggior attenzione alla realizzazione di un reale e moderno sistema di distribuzione e di economia sociale. Così non può essere ad esempio accettato il fatto che la superficie netta di vendita complessiva sul territorio del comune di Bolzano venga ridotta, nonostante la recente riforma del commercio, dai 193.400 m2 del 1995 ai 169.900 m2 del 2002! A seguito delle nuove competenze in materia di commercio è da prendere in considerazione la creazione di un‘Autorità per la concorrenza e per il mercato nonché per i servizi universali.

- Realizzazione di un osservatorio-prezzi (con partecipazione delle associazioni di rappresentanza dei consumatori): tale struttura avrebbe il compito di costituire una banca dati sull‘evoluzione dei prezzi di beni e servizi, anche quelli cd. a carattere universale e di segnalare le anomalie. In questo modo potranno essere poi adottate dalle parti coinvolte le più opportune iniziative e misure. Inoltre si potrebbero elaborare differenti panieri a seconda della composizione delle famiglie, al fine di poter disporre di dati specifici più dettagliati.

- Creazione di un „forum“ su internet: dovrebbe contenere varie informazioni sui indici dei prezzi e sulle modalità di formazione dei prezzi di beni e servizi ed essere – tramite il forum online - punto di incontro per uno scambio di informazioni fra consumatori ed settori economici. Il gestore di volta in volta interessato – che potrà essere anche un‘associazione o un Comune - avrà l‘occasione per rispondere o prendere posizione in merito ai rilievi di consumatori e consumatrici. Domande e risposte verranno quindi messe in rete a disposizione del pubblico.

- Sostegno di iniziative volte a migliorare l‘accesso al mercato dei prodotti locali, a prezzi più competitivi.

- Polizia annonaria: più efficacia nell‘attività di controllo e di repressione di comportamenti speculativi da parte di negozianti.

- Tariffe: verifica della loro evoluzione storica e congelamento delle stesse. In occasione di eventuali decisioni di aumento dovranno essere consultate le parti sociali (sindacati, rappresentanti delle categorie economiche e dei consumatori).

Comunicato stampa - 31.10.02