Privacy
Le elezioni nella cassetta della posta

Nuove regole del Garante per la tutela dei dati personali durante le campagne elettorali – Per telefonate, sms, mms, fax e e-mail a scopo di propaganda è necessario il consenso del destinatario

Una valanga di volti e simboli di partiti sta intasando le cassette postali dei cittadini e continuerà a ritmo ancor più sostenuto nelle prossime settimane. I messaggi per le elezioni comunali monopolizzano tanto le buche della posta, quanto cellulari e mailbox. Per tutelare i cittadini e la loro privacy, il Garante ha ora fissato regole chiare in tema di propaganda elettorale.

Il 3 marzo 2005, l’autorità per la privacy ha emanato un provvedimento (G.U. n. 64 del 18/03/05) che, rifacendosi al codice per la tutela dei dati personali (D.lgs. 196/2003), conferma e rafforza le “Disposizioni in materia di comunicazione e di propaganda politica” (provvedimento del 12/2/2004) cui dovranno attenersi i candidati e i partiti durante le campagne elettorali. In questa maniera viene posto un freno – almeno sulla carta – all’aggressione di messaggi e pubblicità che i cittadini devono immancabilmente subire in tempo di elezioni e che è stata più volte segnalata anche agli uffici del CTCU. D’ora in avanti, l’invio di comunicazioni a scopo di propaganda politica attraverso i canali abituali dovrà essere espressamente accettato da elettrici ed elettori.
Il Garante, infatti, ha stabilito che la propaganda elettorale attraverso telefonini, fax, sms, mms e e-mail sarà ammessa solo previo consenso dei destinatari.

Fanno eccezione i cosiddetti “santini”, ovvero le cartoline di propaganda che gli elettori si ritrovano nella cassetta della posta e che fino al 30 giugno 2005 potranno essere inviate senza il consenso dei destinatari. Candidati e partiti sono stati temporaneamente esonerati da tale obbligo in considerazione dell’impiego di mezzi sproporzionato che avrebbe comportato. Tuttavia, dopo il 30 giugno, il consenso diventerà obbligatorio anche per questo tipo di messaggi!

In ogni caso potranno essere utilizzati solo i dati tratti da pubblici registri (elenchi telefonici, albi professionali ecc.), ma non quelli degli iscritti ad es. a società sportive e associazioni non-profit o di categoria. Inoltre non si potranno utilizzare liste elettorali di sezione già utilizzate nei seggi e sulle quali siano stati annotati dati concernenti persone che hanno votato. Scrutatori e rappresentanti di lista non potranno nemmeno stilare elenchi di persone astenutesi dal voto.

Previa informativa agli interessati entro il 30 settembre 2005, i partiti politici e i candidati potranno conservare anche dopo le elezioni i dati già raccolti, sempre che la conservazione avvenga adottando le dovute misure di sicurezza. In caso contrario i dati dovranno essere distrutti entro il termine anzidetto. I cittadini hanno comunque il diritto di revocare in qualunque momento il consenso previamente manifestato. Se nei casi previsti non fosse stato richiesto il consenso, o non fosse da parte del candidato o organismo politico stata data informazione sulle finalità di utilizzo dei dati o alla richiesta dell’interessato non venisse fornito un riscontro idoneo, il CTCU consiglia di rivolgersi all’autorità giudiziaria o di presentare reclamo al Garante per la privacy (www.garanteprivacy.it).

Il CTCU informa tutti i consumatori e soprattutto i candidati e i loro partiti, impegnati nelle campagne elettorali, a non lasciare i cosiddetti “santini” (volantini senza indirizzo) nelle buche delle lettere contrassegnate dall’adesivo giallo del CTCU con la scritta “non imbucare invii senza indirizzo”.


Info, 04-2005