Projekt INFORMACON: Information, Bildung, Beratung zu den unfairen HandelspraktikenAumento IVA del 1%: attenzione ai cambi di prezzo "ingiustificati" |
| prezzo prima dell'aumento IVA | prezzo simulato con il solo aumento IVA | prezzo in etichetta | prezzo pagato alla cassa | aumento extra IVA | |
| DVD "I fantastici 4" | 5,90 euro | 5,95 euro | 5,90 euro | 6,49 euro | 9,10% |
| Videogioco per Nintendo DS | 9,90 euro | 9,98 euro | 10,50 euro | 10,50 euro | 5,20% |
Inoltre, tutti i videogiochi «Nintendo» in vendita a 10,50 euro erano contenuti in un cestone a fianco del quale spiccava un cartello di grande formato con riportato sopra il testo seguente: «Offerta speciale 9,90 euro».
«Siamo di fronte a diverse violazioni della disciplina che regola il commercio – esordisce Walther Andreaus – non ultima quella che riguarda le cosiddette «offerte speciali». Porre a fianco dei prodotti un cartello con riportato un prezzo e farne pagare uno più alto, è considerata a tutti gli effetti pubblicità ingannevole: sulla quale è competente anche l’Antitrust, che in passato ha già irrogato diverse sanzioni per casi analoghi. Riguardo invece alla differenza tra il semplice aumento dell’IVA e il reale ritocco che ha interessato i prodotti verificati – conclude il direttore del CTCU - è la semplice dimostrazione di quanto da noi già paventato prima dell’entrata in vigore del cambio dell’aliquota. Quello che trovo poco corretto è che si cerchi di dare ad intendere ai consumatori che le variazioni di prezzo siano soprattutto originate dall’aumento dell’IVA, quando in realtà la sua incidenza sull’aumento totale è quella che possiamo vedere. Temiamo che questi comportamenti abbiano un ulteriore forte impatto sull'andamento dell'inflazione dei prossimi mesi».
Le norme che regolano il commercio in proposito sono chiare. Posto il fatto che nella quasi totalità dei casi l’etichetta di prezzo di un prodotto coincide con quanto indicato poi alla cassa, se dovesse esserci una discrepanza tra i due prezzi, il cliente ha il diritto di pagare l’acquisto secondo il prezzo esposto sul prodotto e non quello indicato alla cassa. Se il negozio rifiuta la transazione, è competente ad intervenire la sezione annonaria della polizia municipale oppure il personale della guardia di finanza.
Comunicato stampa
Bz, 03.10.2011