Lo scontrino fiscale serve sempre!

Il CTCU ricorda che lo scontrino è indispensabile per la garanzia

Nonostante molti negozianti, avendo aderito al sistema del concordato fiscale preventivo, non siano oggi più obbligati a emettere lo scontrino, il CTCU consiglia di continuare a richiederlo.

In particolare nel caso di beni durevoli, lo scontrino costituisce l'unico documento utile per far valere il diritto di garanzia e perciò risulta indispensabile per il consumatore che voglia chiedere la riparazione o la sostituzione di un articolo acquistato. Poiché taluni esercenti ora possono fare a meno di emettere lo scontrino, spetta al consumatore controllare che questo gli venga consegnato quando paga i suoi acquisti.

Lo scontrino risulta invece superfluo qualora l'acquisto sia già certificato da fattura o altro documento valido ai fini della garanzia.

Il CTCU coglie l'occasione per ricordare che lo scontrino relativo a beni durevoli va conservato per almeno due anni e che perciò è preferibile farne una fotocopia, soprattutto se è stampato su carta chimica.

Un ultimo chiarimento:
Dal 2 ottobre 2003 i consumatori che dimentichino di ritirare lo scontrino o la ricevuta fiscale non sono più soggetti a sanzione pecuniaria. In ogni caso può succedere che la Guardia di Finanza fermi il consumatore all'uscita di un negozio o di un locale per chiedergli se l'esercente gli ha rilasciato una ricevuta. Questo tipo di controllo, in realtà, non ha come scopo quello di sanzionare il consumatore privo di scontrino, ma, se del caso, il venditore. L'esenzione dall'obbligo di emettere scontrino vale infatti solo per gli esercenti che hanno aderito alla nuova forma di tassazione su base concordataria.


Bz, 15.02.2010