Saldi di fine stagioneAttenzione ai prezzi "gonfiati"Il trucco è tanto banale quanto illegale, ma pur sempre diffuso: i commercianti "gonfiano" il prezzo originario sul cartellino, per poi ribassarlo e spacciarlo come offerta. In questo modo riescono a vendere la merce a prezzo pieno, ma facendo credere che si tratti di un'occasione. Questa pratica è contraria alla legge, avvertono i consumatori e ricordano le regole in materia di saldi.Ad ogni stagione dei saldi, il CTCU riceve decine di segnalazioni da parte di consumatrici e consumatori che hanno riscontrato casi di prezzi gonfiati ad arte. La gonna che prima costava 100 euro viene portata a 120 euro per poi essere venduta come occasione a "soli" 100 euro. "Questo modo di attirare e ingannare gli acquirenti è molto diffuso. Le segnalazioni che riceviamo riguardano soprattutto il settore scarpe e abbigliamento", spiega il direttore del CTCU Walther Andreaus. "Per poter fare qualcosa contro questa pratica poco seria, oltre che illecita, i clienti dovrebbero documentare – preferibilmente fotografandolo – il prezzo intero e poi confrontarlo con quello d'occasione", dice Andreaus. Nei rari casi in cui qualche consumatore è riuscito in questa impresa, bisognerebbe poi rivolgersi alla Polizia annonaria o alla Guadia di Finanza. Il CTCU ricorda che è necessario confrontare con estrema attenzione i prezzi e i prodotti d'occasione, perché le sorprese non finiscono mai. Un altro trucchetto dei bottegai più scaltri è infatti quello di rifornirsi di merce prodotta appositamente per le svendite e di offrirla a prezzi stracciatissimi. Il problema è che questa merce viene sì svenduta a prezzi irrisori, ma è anche di cattiva qualità. Parlare di "occasione" in simili frangenti sembra dunque del tutto fuori luogo. Si rammenta infine che anche per la merce in svendita si applicano le norme di garanzia previste dalla legge: il prezzo ribassato non giustifica la presenza di difetti. La merce in saldo, inoltre, deve essere tenuta fisicamente separata da quella venduta a prezzo intero. Info, 10.07.2011 |
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